Puglia Autismo
Pubblicato il
Vita Quotidiana e Autonomia

Strategie per favorire l’autonomia nei bambini autistici

Autore
Strategie per favorire l’autonomia nei bambini autistici

L’autonomia: un diritto, non un privilegio

L’autonomia non è solo “fare da soli”. È sentirsi capaci, poter dire “ce la faccio”, anche in piccole cose.
Per un bambino nello spettro autistico, sviluppare abilità pratiche non è mai scontato, ma è possibile con tempo, pazienza e strategie giuste.

Ogni conquista, anche minima, contribuisce a: - Migliorare l’autostima - Rafforzare il senso di identità - Ridurre la dipendenza dagli adulti - Favorire l’inclusione nel gruppo dei pari - Preparare alla vita adulta


Perché i bambini autistici hanno difficoltà a diventare autonomi?

Molti fattori possono interferire con lo sviluppo dell’autonomia personale: - Difficoltà nella pianificazione e organizzazione (funzioni esecutive) - Ipere o ipo-sensibilità sensoriali (es. fastidio per tessuti, saponi, rumori) - Difficoltà di motricità fine o coordinazione motoria - Rigidità cognitiva (tendenza a rifiutare il cambiamento) - Dipendenza rinforzata involontariamente dagli adulti

Spesso, per velocità o paura, siamo noi adulti a sostituirci troppo presto al bambino. Ma ogni aiuto non necessario, è un ostacolo invisibile alla sua crescita.


Le autonomie da sviluppare progressivamente

Ecco le principali aree in cui possiamo educare all’autonomia:

Vestirsi e svestirsi

  • Insegnare a scegliere i vestiti in base al meteo o all’attività
  • Usare vestiti facili da gestire (senza bottoni o lacci inizialmente)
  • Predisporre i vestiti la sera, in ordine di sequenza

Mangiare da soli

  • Insegnare a usare posate, bicchiere, tovagliolo
  • Usare piatti con bordi alti, posate ergonomiche
  • Dare il buon esempio e stimolare l’imitazione

Igiene personale

  • Lavarsi le mani (con sequenze visive passo-passo)
  • Lavarsi i denti con timer o canzoncine
  • Usare profumi o saponi neutri per evitare fastidi sensoriali

Preparare lo zaino o la cartella

  • Tabella con immagini degli oggetti da inserire
  • Lista visiva attaccata allo zaino
  • Momento della sera per prepararsi insieme

Semplici compiti domestici

  • Rimettere a posto i giochi
  • Portare la biancheria nel cesto
  • Sparecchiare il proprio piatto

Strumenti e strategie per favorire l’autonomia

1. Esempi visivi

  • Sequenze illustrate passo-passo (es. “Come metto le scarpe”)
  • Planning da parete o agende visive
  • Foto reali delle azioni da compiere

I bambini autistici spesso imparano meglio attraverso le immagini che con le parole.


2. Task analysis (analisi del compito)

  • Si divide un’attività complessa in micro-passaggi
  • Ogni passaggio viene insegnato e consolidato prima di passare al successivo

Esempio: lavarsi i denti 1. Prendo lo spazzolino
2. Metto il dentifricio
3. Apro l’acqua
4. Spazzolo in alto
5. Spazzolo in basso
6. Risciacquo
7. Rimetto lo spazzolino


3. Prompting e fading (aiuto graduale)

  • All’inizio il bambino può aver bisogno di aiuti fisici, gestuali o verbali
  • Col tempo si riduce l’aiuto gradualmente fino a toglierlo
  • L’obiettivo è la massima indipendenza possibile

4. Routine fisse

Le routine danno sicurezza. Ripetere ogni giorno le stesse sequenze favorisce la memoria procedurale e riduce lo stress da cambiamento.


5. Strumenti facilitanti

  • Timer visivi o clessidre
  • Oggetti ergonomici (posate, spazzolini)
  • Etichette colorate per differenziare i cassetti o i contenitori
  • Sedie con braccioli per aiutare la vestizione

Aspetti psicologici dell’autonomia

L’autonomia è identità. Ogni volta che un bambino dice “faccio io”, sta dicendo al mondo:

“Sono capace. Posso provarci. Voglio essere visto per quello che so fare.”

Per un bambino autistico, spesso etichettato per ciò che “non sa fare”, sviluppare autonomie significa: - Uscire da una visione passiva di sé - Vivere esperienze di riuscita - Costruire una narrativa interna positiva


Il ruolo della scuola

Anche a scuola si può favorire l’autonomia, con: - Routine scolastiche prevedibili - Cartelloni visivi con le azioni da svolgere - Angoli autonomi (es. lettura, materiali liberi) - Compiti adatti al livello reale, non solo all’età - Incoraggiamenti e premi non materiali (es. “ce l’hai fatta da solo!”)


Il ruolo della famiglia

I genitori sono modelli e facilitatori. Serve: - Pazienza: lasciare tempo, anche se ci si mette di più - Fiducia: credere che il bambino possa riuscire, anche se a modo suo - Coerenza: mantenere routine e regole chiare - Lodi sincere: celebrare ogni progresso, anche il più piccolo


Conclusione

Anche i bambini con autismo e con difficoltà importanti possono raggiungere gradi sorprendenti di autonomia, se accompagnati con metodo, amore e fiducia.

Vestirsi, lavarsi, mangiare da soli non sono solo gesti quotidiani: sono atti di crescita, di autodeterminazione e di costruzione dell’identità.
Ogni gesto autonomo è un passo verso l’indipendenza, l’autostima e la dignità.

Non chiederti quanto può fare da solo oggi. Chiediti cosa può imparare per diventare domani la versione più libera di sé stesso.